16 gennaio 2008

Scienza e Illuminismo all'italiana

Osservando le vicende italiane (ed europee) dagli States mi viene tanta voglia di ridere. Solo che mi accorgo che non è uno scherzo, ed allora piango.

Gli "scienziati" della sapienza (volutamente in minuscolo) citano l'Illuminismo per giustificare perchè, che il Papa parli nell'ateneo, è "incongruo". Ma si "dimenticano" di (o forse - diciamocela tutta - da bravi italiani fanno finta di conoscere e non conoscono affatto) Voltaire, noto illuminista, che disse "Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo".

Sempre per mettere i puntini sulle "i", ci tengo a precisare che l'Illuminismo, sebbene non riconoscesse la Rivelazione, era una filosofia teista, NON atea. Inoltre, l'Illuminismo proponeva il modello del despota illuminato, NON la democrazia o i diritti umani. Chiunque parli dell'Illuminismo come base di ateismo e democrazia, è un ignorante patentato, non importa quanta fisica sappia e quanti dottorati (italiani!!!) abbia.

Scendiamo nel dettaglio di come la religione cattolica sia "contro la ragione". Questi "signori" non si prendono neppure la briga di leggere Martin Lutero, figuriamoci Giovanni Paolo II. Che, per la cronaca, non era solo quell'omino simpatico che sorrideva e permetteva di ballare durante una messa allo stadio, era pure l'autore di una delle più belle encicliche che siano mai state scritte in merito, Fides et Ratio, appunto. E se volete una bella critica filosofica la trovate qui.

Ma supponiamo uno non sia daccordo con il Papa per svariate ragioni. E supponiamo pure che abbia ragione a non essere per niente daccordo con lui, in nome di scienza, diritti umani, e libero pensiero.

La Dichiarazione Internazionale dei Diritti Umani, all'articolo 18, recita: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti". Questo significa che ogni persona di fede, a qualsiasi fede appartenga, ha diritto di manifestarlo in pubblico, scuole pubbliche incluse.

E ancora, all'articolo 2, la suddetta dichiarazione recita: "Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione". Questo significa che anche il Papa, il Dalai Lama, l'Ayatollah sono coperti da quest'articolo, vi piaccia o no (personalmente non sopporto il Dalai Lama, ma non per questo credo che vada zittito).

Per cui, cari i miei ultrà dei diritti umani, vi state contraddicendo da soli. Non siete nemmeno coerenti con le vostre idee, alla faccia del vostro spirito critico.

In virtù degli ideali che dite di avere, siete liberissimi di non andare alla sua lectio magistralis, ma dovete lasciarlo parlare, altrimenti violate i suoi diritti umani, vi piaccia o no.

Personalmente Ratzinger lo adoro, e detesto il Dalai Lama. Quando lo sento alla TV cambio canale, ma non mi sognerei nemmeno per scherzo di tentare di zittirlo.

Perchè sarò Cattolica ma conosco i diritti umani e li pratico, a differenza di voi.