15 ottobre 2008

Nice neighbors!

We unloaded boxes from the elevator and then proceeded to move them to our apartment. While we were doing so, the neighbor comes up with the elevator, looks at us and says: "The elevator wouldn't come downstairs. It took 2 minutes to come down". Me: "Yes, we were unloading our stuff". Neighbor (with a smirk): "Yes I figured so".

So... what exactly are you bitching about, dude?????

Delivery Service "all'Italiana"

Few days ago I got a phone call from the delivery service that has my crate coming from the US.

They phoned to know when it was ok for me to have the stuff delivered. I told them either the day after in the afternoon or 2 days later in the morning. They say they would phone me back to let me know when. Obviously (hey they're Italian after all) they did not phone back.

They phoned again yesterday to let me know that "hey we're coming tomorrow, what time is ok for you?". "Anytime after 10.30" I said. Net result: the guy started negotiating the terms the way only Italians can do... and proceeded to tell me how it was "really out of question" for the driver and the special truck to be able to make it "so late" in the morning, because they had "other commitments". He said "9.30 and I'll have the driver call you at 9". Therefore, I had to skip my commitment at 8.30.

Guess what?

The driver phoned me at ELEVEN THIRTY EIGHT (and it's not a typo or an exaggeration). As if that weren't enough to infuriate a person, he also asked me a bunch of logistical questions on which highway exit it was better for him to use in order to make it here "smoothly". I answered "Pisa Nord, then you take the Aurelia, Via Pietrasantia, the underpass, via Cameo, Via Bonanno [It's all straight, they run one into the other... it's basically one same, long street changing name but not direction], the third or fourth street on the right, sorry I don't remember exactly which one". Of course the guy started bitching: "I don't know if I can make it under that underpass". "How in the heck do I know?" I thought.

So I started suggesting an alternative route, realizing only too late that there was another underpass to take. And the guy blurted out: "Oh don't worry, there definitely is an underpass I can take with this truck, I just don't know which one".

Furious, and almost certain that the guy thought I was indeed a human GPS system, I add: "I don't know how tall your truck is, and I don't know how deep the underpass is, so I'm sorry but I can't be of more help".

And the guy says: "Oh don't worry after all I'm still in Viareggio [20km away]".

Now, I need a punching bag.

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10 agosto 2008

In Farmacia

Allora, vado in farmacia. Entro, vado al banco e dico alla farmacista:
"Salve, ho l'orticaria, mi darebbe una pomatina un po' più forte di questa (e mostro l'idrocortisone) che se continua a prudermi do la testa al muro?".

La farmacista mi guarda con aria assente, poi si rivolge ad una sua collega a proposito di una stecca per bendaggio (la collega le chiede: "Ehi, guarda questa stecca... secondo te quanto è lunga, 18, 25 o 50 cm? Perchè devo batterla alla cassa e non so quale mettere" e la farmacista: "Mah, non lo so, vai a palmi, che uno è più o meno 20 cm" e la collega di nuovo: "Ma un palmo è più o meno 20 cm? Perchè qui c'è o 18 o 25...").

Sarà anche il mio riso sardonico, ma la farmacista ad un certo momento si scuote e mi fa:
"Eh? Cos'ha detto scusi?"

così io ripeto cos'ho detto prima:
"Salve, ho l'orticaria, mi darebbe una pomatina un po' più forte di questa (e mostro l'idrocortisone di nuovo) che se continua a prudermi do la testa al muro?".


Mi guarda il braccio, con due pomfi in bella mostra e mi fa:
"Guardi che quella non è orticaria - è troppo in bella vista - sono punture di zanzare" (come mi piacciono le diagnosi senza anamnesi, almeno la patologica prossima ).


Io la guardo del tipo: "Devo abbassare i pantaloni e snudarmi qua o ti fidi?" poi le dico: "Guardi, le zanzare non mi fanno questo effetto, e conosco bene l'orticaria perchè ne soffro da sempre".

La tipa mi guarda risentita e mi dice: "Ah sì? E di solito il medico che le da?". E io: "Clarityn e pomata al cortisone, il Clarityn già l'ho preso ma la mia solita pomata - questa (e gliela mostro di nuovo) - non ci sta facendo un ca..volo".

Al che la signora - finalmente! - si ricorda di avere una laurea in farmacia e mi dice: "Ok, se vuole posso darle una pomata con un cortisonico più potente..?". E io: "Sì, grazie mille".

E penso: "Se me la davi in prima battuta invece di far finta di sapere la medicina, si risparmiava tempo".

07 agosto 2008

Customer Care -- Bartolini

Intendiamoci, anche Bartolini ha le sue pecche....

Arrivo a casa, e ci trovo un foglietto da Bartolini per un pacco. Chiamo in sede (filiale di Pisa centro, in via Pietrasantina -- che centro non è, ma lo sappiamo che gli Italiani fanno sempre finta) per andare a ritirare il pacco, e mi dicono che "non posso ritirarlo" e che devo aspettare il corriere "domani mattina". Mi danno anche il numero di telefono del corriere.

Alle 9:03 lo chiamo.

Il tipo mi dice che lui il pacco non ce l'ha, che è in giacenza alla filiale e di andarlo a ritirare. Gli dico "ma... se mi han detto che me lo doveva portare lei a tutti i costi????". E lui "mah, io penso che se va lì con un documento glielo danno".

Ah che bel paese: anche i corrieri postali ti prendono per il culo.

Il prossimo americano che mi dice che sono fortunata a vivere in Italia lo espatrio a forza e lo costringo a vivere e lavorare qui per 6 mesi, poi vediamo quanto gli piace 'sto cesso di posto.

Customer Care -- SDA

Sapendo di dover - ahimè - tornare dagli States e sapendo di avere bisogno di alcune cose di provenienza americana, faccio un ordine per tempo e lo spedisco ad un mio amico con dicitura "Per XXXX YYYY c/o AAAA BBBB", seguito da indirizzo. Anche un cretino capirebbe che il primo è il destinatario ed il secondo è il nome sul campanello, giusto?

NO!

Mi è toccato, nell'ordine:
1) andare al sito USPS (le poste americane con il quale il pacco è stato spedito) e fare il tracking, che mi rivela che hanno tentato di recapitare il pacco più volte (ah sì? Peccato che sono a casa del mio amico da quando sono tornata e non c'è stato un cane che abbia suonato o lasciato un avviso!)
2) chiamare il numero verde delle Poste Italiane 803 160 per farmi dire chi ha il pacco, dov'è e come fare ad averlo
3) chiamare la SDA per bloccare il pacco
4) andare a prenderlo


Ci andiamo in tre: io, il mio compagno ed il mio amico. Ci dicono che "non c'era il nome sul campanello". Io penso, abbastanza ingenuamente, che il corriere non avesse voglia di cercarlo, perchè l'SDA di Ospedaletto (Pisa) non è nuova a queste cose.

Così mando questa email:

Buon giorno,

Tempo fa reclamai per il comportamento dei corrieri della filiale di Ospedaletto Pisa. Abitavo allora in Via SSSS 13 e molti pacchi non mi venivano recapitati - spesso senza lasciare nemmeno l'adesivo.

Adesso mi trovo nell'impellente necessità di reclamare di nuovo. Ho infatti ordinato della merce online, speditami dall'America tramite USPS. Il tracking number Americano era PPPPPPPPPP. Consultando il sito dell'USPS ho scoperto che il pacco non era stato recapitato. Così ho chiamato le Poste Italiane al numero 803160 e l'operatrice mi ha detto che il pacco era in giacenza alla Vs filiale di Ospedaletto e mi ha dato il codice italiano UUUUUUUUUUUU.

Vi allego il PDF del tracking dal sito USPS. Il file mostra che ci sono stati sei tentativi di recapitare il pacco. Dopo NESSUNO di questi tentativi, se mai ci sono stati davvero, ho trovato un adesivo sulla porta o sulla casella postale!!!!! Il mio sospetto è che, al solito, il guidatore del Vs furgone ha fatto finta di fare il giro e probabilmente se ne è andato altrove, come suo costume abituale. Quando sono andata a ritirarlo, pochi minuti fa, mi è stato detto che "non c'era il nome sul campanello". Il pacco era indirizzato a XXXX YYYY c/o AAAA BBBB, ed il nome AAAA BBBB sul campanello c'è ECCOME.

Per di più, se guardate bene gli orari, io ho creato il file PDF alle ore 14.03 e gli Stati Uniti sono indietro a noi di sei ore... ma - inspiegabilmente - il sito mostrava già che c'era stato un tentativo di consegna oggi, 29 Luglio, alle ore... 5:44 del pomeriggio, cioè 3 ore e mezza DOPO che il PDF è stato fatto. Predice il futuro!!!! Curioso, no?

Inoltre, il pacco che aspetto proviene da Dentist.net, un sito specializzato nella vendita di articoli per la cura dei denti che in Italia semplicemente non si trovano... farmi aspettare per prendermi cura della mia salute dentale è veramente immorale!

Per favore, fate qualcosa.... il corriere che "serve" il CAP 56127 e 56125 va licenziato... sta creando più problemi della grandine! Vivo a Pisa da 18 anni e la reputazione della SDA in questi quartieri della città sta andando rapidamente in malora, specialmente negli ultimi 5 anni. Ho amici che hanno "perso pacchi" allo stesso modo, come Vi feci notare in precedenza e so di per certo che, in altre città, SDA funziona eccome. Quindi è un "fenomeno locale".

Fra le altre cose, dopo il mio ultimo reclamo attorno ad un anno e mezzo fa, il suddetto corriere si preoccupò di fare il bullo con me, urlandomi "Perchè ha reclamato, eh? Che problemi ha?" quando mi ebbe a recapitare un altro pacco, al che io risposi "Lei si preoccupi di fare il suo giro per davvero e di recapitarmi I pacchi puntualmente e vedrà che non le succederà più".


A questo punto, ricevo da un coglione dell'SDA il seguente messaggio:
Egr. Signore/Gentile Signora,
in riferimento alla sua richiesta di informazioni, siamo spiacenti di comunicare che infosda@sda.it risponde alle esigenze dei clienti che utilizzano prodotti della Società SDA Express Courier.
Per ricevere riscontro alla Sua richiesta, La invitiamo a proseguire la Sua e-mail a Poste Italiane all'indirizzo info@poste.it canale previsto per tutti i prodotti di Poste Italiane, comprese le spedizioni postacelere e pacchi.
Al ricevimento della stessa, sulla base degli elementi da Lei descritti, sarà fornita risposta in merito a quanto da Lei esposto.
Ringraziandola per l'attenzione che vorrà prestare alla nostra indicazione, porgiamo cordiali saluti.



Siccome sono imbelvata, rispondo:

Forse non ci siamo capiti. Qui non è un problema di prodotti postali... qui è un problema del corriere SDA della filiale di Ospedaletto che non recapita I pacchi come dovrebbe. Dubito che le Poste Italiane siano interessate alla performance di un Vs dipendente.

Si rilegga la mia email per intero, invece che limitarsi alle prime righe.


Ma il giorno dopo....

Il mio amico AAAA BBBB aspettava anche lui un pacco dal suddetto corriere, solo che era stato spedito dall'Italia. Il corriere chiama il mio amico al telefono e dice che, siccome non trova il numero, glielo lascerà ad un negozio vicino (EH?????).

Morale: la SDA assume e si tiene corrieri che manco sanno come trovare un numero civico, poi i pacchi tornano indietro e le spese le fate voi. Fortuna che il vecchio postino funzionava male....

Customer Care -- Telecom Italia

Ebbene sì, sono dovuta tornare in Italia purtroppo.

Facendo un giro per il sito 187 si scopre una promozione: se si installano una nuova linea e contestualmente ordini anche l'ADSL, il tutto tramite Internet, non paghi i contributi unatantum di attivazione. Allora il 3 di Luglio ordino linea ed ADSL 7 Mega con modem a noleggio, tutto online.

Ma sappiamo bene che in Italia la realtà non è come appare....

Per intanto, mi fanno sapere dalla Telecom che c'è una bolletta (di nove anni fa) di oltre 300 euro non pagata. Penso penso penso e mi ricordo che avevo un telefono a nome mio quando stavo in Via Contessa Matilde con altre ragazze, che mi avevano pregato di lasciarglielo e che hanno consumato ma non hanno pagato. Grazie mille Barbara P, Simona e Angelica D.. Siete tutte nel mio cuore, e spero vi spendiate tutto in punture, come diceva un amico di mio padre.

Comunque, la Telecom spedisce il modem via SDA, che arriva a casa mentre non ci sono. Così telefono alla SDA per ritirarlo, convinta che sia in giacenza, ma invece è già tornato indietro. Mando un'email alla Telecom: nessuna risposta.

Dopo un po', chiamo (perchè anche la linea tarda ad essere attivata, e mi dicono che qualcuno ha cancellato l'ordine di Alice 7 Mega, e tentano di affibbiarmi il "tutto compreso". Io rifiuto quest'opzione e riordino la 7 Mega.

Intanto mi arriva la prima bolletta della linea telefonica, comprensiva del contributo unatantum.

Capisco - tardi - l'inganno: la promozione Internet è una truffa, perchè ti mandano il modem la mattina quando - se lavori - non sei in casa e senza permettere giacenza, così sono sicuri che torna indietro. Poi ti annullano l'ordine in modo che tu gli debba pagare, come minimo, il contributo attivazione della linea. Se ti va male - come a me - e non ti fai furbo, il contrattempo ti induce a chiedere nuovamente l'attivazione di Alice per telefono, e quindi ti fanno pagare anche quella. Alla faccia della promozione.

Allora che fai? Fai reclamo, come da contratto, no?

NO!

Perchè leggi il contratto ma non c'è traccia dell'indirizzo al quale fare reclamo, che invece dovrebbe esserci per legge.

Ora tiro su un casino che mi sentono anche all'inferno.

16 gennaio 2008

Scienza e Illuminismo all'italiana

Osservando le vicende italiane (ed europee) dagli States mi viene tanta voglia di ridere. Solo che mi accorgo che non è uno scherzo, ed allora piango.

Gli "scienziati" della sapienza (volutamente in minuscolo) citano l'Illuminismo per giustificare perchè, che il Papa parli nell'ateneo, è "incongruo". Ma si "dimenticano" di (o forse - diciamocela tutta - da bravi italiani fanno finta di conoscere e non conoscono affatto) Voltaire, noto illuminista, che disse "Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo".

Sempre per mettere i puntini sulle "i", ci tengo a precisare che l'Illuminismo, sebbene non riconoscesse la Rivelazione, era una filosofia teista, NON atea. Inoltre, l'Illuminismo proponeva il modello del despota illuminato, NON la democrazia o i diritti umani. Chiunque parli dell'Illuminismo come base di ateismo e democrazia, è un ignorante patentato, non importa quanta fisica sappia e quanti dottorati (italiani!!!) abbia.

Scendiamo nel dettaglio di come la religione cattolica sia "contro la ragione". Questi "signori" non si prendono neppure la briga di leggere Martin Lutero, figuriamoci Giovanni Paolo II. Che, per la cronaca, non era solo quell'omino simpatico che sorrideva e permetteva di ballare durante una messa allo stadio, era pure l'autore di una delle più belle encicliche che siano mai state scritte in merito, Fides et Ratio, appunto. E se volete una bella critica filosofica la trovate qui.

Ma supponiamo uno non sia daccordo con il Papa per svariate ragioni. E supponiamo pure che abbia ragione a non essere per niente daccordo con lui, in nome di scienza, diritti umani, e libero pensiero.

La Dichiarazione Internazionale dei Diritti Umani, all'articolo 18, recita: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti". Questo significa che ogni persona di fede, a qualsiasi fede appartenga, ha diritto di manifestarlo in pubblico, scuole pubbliche incluse.

E ancora, all'articolo 2, la suddetta dichiarazione recita: "Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione". Questo significa che anche il Papa, il Dalai Lama, l'Ayatollah sono coperti da quest'articolo, vi piaccia o no (personalmente non sopporto il Dalai Lama, ma non per questo credo che vada zittito).

Per cui, cari i miei ultrà dei diritti umani, vi state contraddicendo da soli. Non siete nemmeno coerenti con le vostre idee, alla faccia del vostro spirito critico.

In virtù degli ideali che dite di avere, siete liberissimi di non andare alla sua lectio magistralis, ma dovete lasciarlo parlare, altrimenti violate i suoi diritti umani, vi piaccia o no.

Personalmente Ratzinger lo adoro, e detesto il Dalai Lama. Quando lo sento alla TV cambio canale, ma non mi sognerei nemmeno per scherzo di tentare di zittirlo.

Perchè sarò Cattolica ma conosco i diritti umani e li pratico, a differenza di voi.

26 ottobre 2007

Adesso basta!

Tutti si ricordano la faccenda Sgrena e come è morto il povero Nicola Calipari.

Tanti pretenderebbero che Mario Lozano, Americano, venisse processato per avere ucciso Calipari, un Italiano, in una terza nazione, l'Iraq, con leggi Italiane.

Concordo sul volere la verità, per rispetto alla memoria di Calipari. Concordo pure con il voler fare almeno parlare Lozano a tutti i costi. Ma questo processo è come se io andassi in Australia, ammazzassi un Cinese, e dopo mi portassero in Cina a fare il processo. In una parola: assurdo. O ti giudicano con le leggi del paese tuo, o (meglio) di quello dove hai commesso il crimine.

Però, però, aspetta... cosa dice la legge Italiana?

Intanto, il Codice Penale all'articolo 7, recita:
"E' punito secondo la legge italiana il cittadino o lo straniero che commette in territorio estero taluno dei seguenti reati:
1) delitti contro la personalita' dello Stato;
2) delitti di contraffazione del sigillo dello Stato e di uso di tale sigillo contraffatto;
3) delitti di falsita' in monete aventi corso legale nel territorio dello Stato, o in valori di bollo o in carte di pubblico credito italiano;
4) delitti commessi da pubblici ufficiali a servizio dello Stato, abusando dei poteri o violando i doveri inerenti alle loro funzioni;
5) ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l'applicabilita' della legge penale italiana."


Il 4) è quello a cui potrebbe riferirsi il capo di imputazione contestato a Lozano, sempre che si riesca a provare che:
a) ha ucciso Calipari e
b) lo ha fatto abusando dei suoi poteri o violando i doveri inerenti alle loro funzioni, cioè le famose "regole d'ingaggio" (che lui dice di non aver violato).
Al di fuori di questo caso, Lozano non può essere mandato a processo in Italia.

Inoltre, il Codice Penale all'articolo 3 recita:
"La legge penale italiana obbliga tutti coloro che, cittadini o stranieri, si trovano nel territorio dello Stato, salve le eccezioni stabilite dal diritto pubblico interno o dal diritto internazionale.
La legge penale italiana obbliga altresi' tutti coloro che, cittadini o stranieri, si trovano all'estero, ma limitatamente ai casi stabiliti dalla legge medesima o dal diritto internazionale"


Il governo Italiano, nell'accettare di partecipare alla missione in Iraq, ha dato via i suoi diritti, firmando esplicitamente un trattato secondo il quale erano gli States ad avere giurisdizione su quanto accadeva in Iraq.

Quindi: il governo Italiano ha fatto finta di non sapere che Lozano non poteva essere processato, mentre la Corte d'Assise di Roma non ha fatto altro che applicare le leggi vigenti.

Se questi quaquaraquà italici se la prendessero con i politici che si legano le mani prima di poterle usare (vedi il trattato che hanno firmato) e se facessero casino per cambiare le leggi, allora avrebbero diritto di lamentarsi.

Così no, è la solita Italianata, e pure abbastanza idiota.

Scommetto che proveranno a dire che i beni Americani di Pavarotti dovranno essere spartiti secondo le leggi testamentarie (idiote) Italiane, "grazie" alle quali non si può lasciare i propri soldi a chi si vuole, ma a chi si "deve" perchè l'Italia Vuole Così.

E in sottofondo si sente: "faccetta ne-ee-raa sarai roma-a-naa"

25 ottobre 2007

Levi Montalcini

Si è fatto un gran parlarare, ultimamente, di Rita Levi Montalcini per motivi politici. Ma passiamo invece ai motivi scientifici.

Tutti sanno, o dovrebbero sapere che Rita Levi Montalcini vinse il Nobel in seguito alla sua scoperta del NGF (Nerve Growth Factor). Malgrado l'essere stata negli States per 20, Montalcini decise di ritornare in Italia.

Qualche tempo fa, Montalcini fondò lo European Brain Research Institute (EBRI). Dal nome (in inglese), sembrerebbe un istituto di ricerca sul cervello che aspira ad attrarre scienziati molto competenti da tutto il mondo, come sembra implicare la lista dei suoi obbiettivi.

Però, attenzione, trattasi di iniziativa Italiana e, in quanto tale, non è come appare.

Vediamo perchè.

Clicchiamo sulle "open positions" e vediamo i requisiti per aspirare ad una breve fellowship:

"To be eligible for the fellowships, applicants must be:

1. Italian citizens or citizens from EU member state, resident in Italy for at least 6 months.
2. Fluent in Italian (written and spoken).
3. All others pre-requisites contents in the full text short-term fellowships (Word or Pdf), available only in Italian."


Aspetta, non ho capito. Forse non so bene l'inglese, ma questa è la mia traduzione:
"I candidati devono essere:

1. cittadini Italiani o Europei, residenti in Italia da almeno 6 mesi.
2. fluenti in Italiano (scritto ed orale).
3. tutti gli altri pre-requisiti di cui nell'allegato, disponibili solo in Italiano"


Cosa cosa? Questo istituto prende solo scienziati che parlano l'Italiano, escludendo automaticamente il 97% dei piu' validi scienziati mondiali? E perchè mai chiede e gli sono concessi fondi per una ricerca "d'avanguardia" che, in assenza di scienziati di avanguardia, non può effettuare?

Ci sono tre possibili spiegazioni:
1) gli Italiani sono nazionalisti (come spesso sono accusati di essere dai Francesi)
2) gli Italiani non si accorgono che l'Italiano non è una lingua scientifica, o non gliene frega niente se non la è
3) gli Italiani fanno finta di lavorare sodo pur di ottenere qualche fondo.

A voi l'ardua sentenza!

02 agosto 2007

Chi si fa i c***i suoi campa 100 anni

Il paese delle bufale, delle burattinate, dicevamo dove i nomi non significano niente.

Oggi leggo le notizie, e ci trovo questa.

A sconcertarmi non è la madre che, dal figlio sessantunenne, pretende di sapere i movimenti.

A sconcertarmi non è il figlio che, dall madre ottantunenne, pretende la paghetta e una miglior cucina.

A sconcertarmi è la Polizia che, quando chiamata ad intervenire, convince i due a "riprovare a vivere assieme" invece di - rispettivamente:
1) convincere la madre a farsi, per una volta nella vita, i c***i suoi ed incominciare a pensare all'imminente passaggio a miglior vita (e non alle attività del figliolo che sono e rimangono affari suoi)
2) convincere il figlio a smetterla con il parassitismo ed imparare a trovarsi un lavoro, che tra le altre cose gli permetterebbe di pagare qualcuno per fargli il bucato e da mangiare.

Del resto, l'Italia è un paese così incivile che non solo non puoi disconoscere i tuoi parenti, ma non puoi nemmeno evitare di lasciargli l'eredità.

Ottima ragione per cambiare cittadinanza!